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Diritto di famiglia

Stato di famiglia dopo la separazione e il divorzio

Stato di famiglia dopo la separazione e il divorzio

Cosa succede allo stato di famiglia dopo la separazione e il divorzio e come chiedere la scissione dello stato di famiglia

Cos'è lo stato di famiglia

Quante volte nel corso della vita quotidiana abbiamo sentito parlare di stato di famiglia? O ci è stato, ad esempio, richiesto per presentare la domanda per l'ottenimento degli assegni familiari?

Stiamo parlando di un certificato che riporta la composizione anagrafica della famiglia, cioè di quelle persone che, ai sensi dell'art. 29 della nostra Carta costituzionale è quella società naturale fondata sul matrimonio e che in una nozione ben più ampia ricomprende tutti coloro che abitano sotto lo stesso tetto, ivi compresi i nonni essendo legati comunque da un rapporto di parentela.

Stato di famiglia significa anche che quei componenti hanno la stessa residenza, coabitano sotto lo stesso tetto e sono legati da vincoli matrimoniali, di parentela o di convivenza.

Come cambia lo stato di famiglia dopo la separazione e il divorzio

Lo stato di famiglia cambia con la separazione legale e con il divorzio?

Ma cambia automaticamente nel momento in cui avviene la separazione e uno dei due ex coniugi cambia residenza?

Tutte domande lecite da parte di chi sta affrontando la separazione legale o il divorzio, iter burocratici che hanno degli effetti sullo stato di famiglia e la sua composizione, anche ai fini della determinazione del reddito. Con la nuova composizione del nucleo familiare cambia il livello di reddito e dunque gli effetti fiscali. Il calcolo dell'ISEE, ad esempio, è strettamente legato alla composizione del nucleo familiare.

Scissione dello stato di famiglia

Tecnicamente si parla di scissione dello stato di famiglia ovvero la variazione di un componente della famiglia che si sposta altrove formando nucleo familiare diverso.

Chiedere la scissione significa risultare residente altrove.

La richiesta va fatta con apposita dichiarazione all'ufficiale d'anagrafe. La pratica viene inoltrata dal Servizio Anagrafe del Comune alla Polizia Municipale che provvederà agli accertamenti per verificare l'effettiva variazione anagrafica richiesta. Gli effetti retroagiscono alla data in cui il coniuge ha dichiarato la nuova residenza. Da quel momento il coniuge non compare più nello stato di famiglia e risulta residente a un nuovo indirizzo. Per non comparire più nello stato di famiglia del coniuge è necessario trasferire la propria residenza.

Lo stato di famiglia trova uno spazio specifico nella procedura di separazione consensuale e giudiziale come documento che insieme ad altri viene depositato presso la Cancelleria del Tribunale competente per residenza di uno o entrambi i coniugi. Lo stato di famiglia, in questo caso, serve non ad attestare e certificare i legami di parentela e coniugio, quanto piuttosto a indicare chi è residente in quell'immobile. Nulla cambia, pertanto, per il coniuge che rimane nell'immobile e per i figli eventualmente a quest'ultimo affidati.

Foto: 123rf.com

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