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Non è sempre facile distinguere se un immobile, o determinate parti dello stesso, siano in comunione o costituiscano parti condominiali e stabilire la differenza tra la comunione e la multiproprietà
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Ciò che distingue il condominio dalla comunione è la relazione di accessorietà necessaria delle parti comuni, in caso di condominio, alle parti di proprietà individuale; nella comunione le parti comuni sono beni autonomi utili a sé stessi.
Altra differenza è rappresentata dal godimento; nella comunione ogni partecipante esercita il proprio diritto nei limiti della propria quota, nel condominio, invece, le parti comuni sono godibili indipendentemente dalla quota di partecipazione.
La distinzione tra condominio e comunione è rilevante anche e soprattutto in relazione alle regole diverse di amministrazione.
In tal senso, il problema si pone in relazione al condomino formato da due sole unità abitative, in quanto per parlare di condominio è necessario che vi siano quantomeno due proprietà individuali aventi a oggetto il piano o la porzione di piano dell'edificio nonché beni di proprietà comune.
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Per comprendere al meglio le differenze è opportuno richiamare alcuni casi pratici analizzati dalla giurisprudenza di legittimità:[Torna su]
Nel caso di fabbricato in cui i piani o le porzioni di piano siano solamente due, si applicano tutte le disposizioni del condominio, ivi comprese quelle sul funzionamento dell'assemblea relativamente alla corretta costituzione della stessa, alle delibere e al ricorso all'autorità giudiziaria.[Torna su]
Altra differenza sostanziale si ravvisa con la multiproprietà, disciplinata dal cosiddetto Codice del turismo.
Avv. Nicola Comite -
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